Disturbo di personalità

I Disturbi di Personalità costituiscono delle modalità, rigide e invalidanti, di percepire, reagire e relazionarsi alle altre persone e agli eventi della vita con conseguente compromissione del funzionamento interpersonale o professionale.

Mancanza di consapevolezza

Molto spesso le persone con un disturbo di personalità non ne hanno consapevolezza a causa del fatto che i loro “tratti” diventano così rigidi e pervasivi che le proprie difficoltà vengono attribuite all’ambiente esterno. Solitamente sono i familiari o gli amici che, preoccupati per il loro comportamento, si rivolgono ai centri di cura.

Disturbo di personalità borderline

Specificatamente, il Disturbo di Personalità Borderline è caratterizzato da marcata instabilità nelle relazioni interpersonali, nell’immagine di sé e nelle relazioni affettive, unitamente a comportamenti impulsivi quali: comportamenti autolesivi attuati allo scopo di evitare la sofferenza emotiva come tagli e bruciature, utilizzo di sostanze stupefacenti o alcool, rapporti sessuali occasionali non protetti, guida spericolata o tentativi di suicidio.

Esordi psicotici

Gli esordi psicotici compaiono in tarda adolescenza e nel giovane adulto, in fasi molto delicate per lo sviluppo psicologico della persona, durante le quali l’impatto con gravi problemi affettivi e la conseguente esacerbazione di una crisi, possono contribuire a compromettere in modo definitivo la successiva strutturazione della personalità del paziente. Questi scompensi possono raggiungere livelli di criticità molto intensi, al punto di rendere spesso necessaria l’effettuazione di ricoveri ospedalieri. In questi contesti è auspicabile la prosecuzione delle cure all’interno di Comunità psichiatriche specifiche in modo da assicurare gli interventi psicofarmacologici sempre necessari per normalizzare il rapporto del paziente con la realtà. la possibilità di poter riconoscere precocemente nell’ambito dell’ampio gruppo di giovani pazienti che, pur presentandosi come aspecifici stati di “disagio adolescenziale”, rappresentano in realtà soggetti in una fase prodromica ad elevato rischio di successiva esplosione psicotica, potrebbe aprire prospettive future di grande rilevanza clinica.

 

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